L'Intelligenza Artificiale rivoluzionerà Il CRM?
Biz & Tech Connections: il percorso di AI Adoption di Engie Italia nel Customer Service.
Crediamo fermamente nell'enorme potenziale dell'Intelligenza Artificiale e la adottiamo con un approccio strategico, etico e sicuro, per trasformare i nostri servizi.
Il Gruppo ENGIE, leader mondiale della Transizione Energetica, accelera la trasformazione verso un'economia carbon neutral attraverso soluzioni che riducono il consumo di energia e rispettano l’ambiente.
In questa intervista, Flavia Lenzi, Head of Marketing & Customer Service ENGIE Italia e Elisa Fontana, Senior CRM Consultant di Engineering, raccontano quali sono le sfide e le opportunità nell’adozione di un CRM AI-Driven, dal punto di vista business e tecnologico: un CRM vivo, adattivo, integrato e scalabile, dove ogni cliente è seguito con precisione chirurgica, ogni dato è trasformato in azione, ogni operatore è potenziato, non sostituito.
BIZ
Flavia Lenzi
Il Gruppo ENGIE è da sempre in campo per l'innovazione: una cultura di sperimentazione che accelera la early adoption delle tecnologie ed ha, già da tempo, intrapreso un percorso di adozione di AI e GenAI.
Siamo consapevoli dell’importanza di una cultura volta allo sviluppo e all’implementazione di soluzioni di Intelligenza Artificiale e crediamo fortemente che il tema della sponsorship, della fiducia e di una cultura che incentivi l’utilizzo di queste soluzioni sia stato per noi fondamentale per trovarci oggi in una fase abbastanza avanzata di adozione.
Siamo partiti a livello di gruppo, per tutte le country che hanno divisioni retail a contatto con i clienti finali, nel 2024, con un approccio di governance strutturata che spingesse all’adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale, generativa e non.
È stato creato un framework di gruppo che ci ha permesso di standardizzare le modalità di lavoro e di approccio a queste implementazioni, di condividere e mappare tutti gli use case rilevanti, di identificare i KPI da misurare e di passare da una fase iniziale di esplorazione a una fase successiva di POC e MVP.
A livello di gruppo abbiamo quindi istituito un percorso che ci ha portato a identificare le soluzioni più significative e impattanti, con business case e ROI maggiori, per arrivare oggi, dopo un anno e mezzo, alla fase di scale-up e industrializzazione dei casi più rilevanti.
Questo approccio, con un gruppo strutturato che si allinea mensilmente sia a livello alto che operativo, diffondendo cultura e know-how sulla materia, ci ha permesso di vedere grandi benefici e di testare fin da subito le potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale.
TECH
Elisa Fontana
Le aziende stanno esplorando attivamente come sfruttare il potenziale dell’AI per ottimizzare i processi customer-driven - marketing, vendite e customer service - ambiti in cui i software CRM già oggi offrono vantaggi in termini di efficienza operativa e monitoraggio delle performance.
Tuttavia, i dati dell’Osservatorio CRM indicano che siamo ancora in una fase esplorativa. Nel 2024, solo il 19% delle aziende utilizzava l’AI per gestire e comunicare con i clienti, nonostante un’elevata intenzione di investimento.
Quest’anno si osserva un’evoluzione, seppur graduale: il 27% ha integrato parzialmente l’AI nei processi CRM, mentre solo il 3% l’ha adottata per tutti i processi. La maggior parte delle organizzazioni è ancora nella fase di valutazione, cercando di capire come e dove intervenire.
Il principale ostacolo all’adozione risiede nella mancanza di una strategia chiara per il 48% dei rispondenti all’Osservatorio: molte aziende non hanno ancora definito obiettivi, priorità e modalità di integrazione dell’AI nei propri processi, procedendo per tentativi e rallentando così l’implementazione su larga scala.
BIZ
Flavia Lenzi
Gli use case che finora abbiamo identificato e implementato a livello globale toccano diversi ambiti: il servizio clienti (ottimizzazione del lavoro dei consulenti, digitalizzazione e self care tramite chatbot o risposta automatizzata alle mail), ma anche il marketing (personalizzazione delle campagne di comunicazione per il miglioramento dell’esperienza e della soddisfazione del cliente per incrementarne il valore).
In Italia abbiamo sperimentato diverse tipologie di Intelligenza Artificiale - predittiva, generativa e ora anche agentica. Con la predittiva, utilizziamo da tempo soluzioni utili per le nostre analisi, come un tool di speech analytics che intercetta in tempo reale le conversazioni dei clienti, identificando i topic rilevanti e il sentiment, sia nelle interazioni telefoniche che digitali. Usiamo anche modelli di machine learning per la previsione d’acquisto e la churn prevention, cioè la probabilità che un cliente ci abbandoni nei mesi successivi, per potenziare le nostre campagne di caring e ricontatto.
Lo scorso anno abbiamo sperimentato il primo use case di Intelligenza Generativa, volto a potenziare le attività dei nostri operatori di call center durante le chiamate con i clienti. Abbiamo creato un motore che permette loro di interagire in linguaggio naturale con la nostra knowledge base, in modo più fluido e rapido, gestendo più velocemente le conversazioni.
Utilizziamo la generativa anche nelle campagne di comunicazione, personalizzando oggetto, contenuto e tono dei messaggi in base alle informazioni presenti nel CRM, così che ogni cliente riceva comunicazioni più in linea con le proprie caratteristiche. Questo ci consente di lavorare sulla personalizzazione, tanto richiesta dai clienti, grazie ai dati e all’Intelligenza Generativa.
Abbiamo inoltre sviluppato un modello di segmentazione dei clienti, che li raggruppa per comportamenti e caratteristiche omogenee. Questo ci permette di offrire esperienze differenziate: script dedicati nei contatti diretti o comunicazioni outbound personalizzate per segmento.
L’ultima frontiera che abbiamo testato è quella dell’Intelligenza Artificiale agentica, ossia gli agenti virtuali. Volevamo esportare questa tecnologia verso i clienti finali, testando il loro interesse, curiosità e reazione, ma in un ambiente protetto, senza rischi per la reputazione o l’esperienza del cliente. Abbiamo scelto quindi uno use case semplice e circoscritto: la fase di onboarding. Durante questa fase, i clienti ricevono già comunicazioni proattive che spiegano cosa accade al loro contratto di fornitura. In una di queste comunicazioni abbiamo introdotto la possibilità di interagire in chat con un agente virtuale, per porre domande specifiche su contratto, offerta, condizioni economiche o data di attivazione.
TECH
Elisa Fontana
Le opportunità dell’integrazione tra Intelligenza Artificiale e CRM si sviluppano principalmente lungo tre direttrici.
La prima è l’automazione: l’AI consente di automatizzare numerosi processi, in particolare nel customer service, grazie all’impiego di chatbot, assistenti virtuali e sistemi intelligenti di gestione dei ticket. Anche nel marketing si stanno aprendo nuove possibilità: l’integrazione tra AI e marketing automation permette di generare contenuti personalizzati e automatizzati, adattati in tempo reale al comportamento e alle caratteristiche del cliente.
La seconda è la personalizzazione. L’AI abilita una personalizzazione avanzata, sia a livello individuale che su segmenti dinamici, rendendo possibile proporre contenuti, prodotti e promozioni più pertinenti, nel momento giusto e attraverso il canale più efficace. Questo approccio migliora significativamente la customer experience e la rilevanza delle interazioni.
Infine, la predittività. Uno dei principali valori aggiunti dell’AI è la sua capacità di analisi predittiva. Nei processi di vendita e marketing, consente di identificare clienti con alta propensione all’acquisto o a rischio di abbandono, offrendo così alle aziende strumenti per aumentare le conversioni e ridurre il churn.
BIZ
Flavia Lenzi
L’AI genera valore quando si selezionano use case semplici, automatizzabili e ripetitivi, con volumi significativi, e con un’adeguata formazione delle persone coinvolte.
Per tutto ciò che invece richiede empatia, complessità o personalizzazione, crediamo ancora fortemente nel valore del fattore umano: l’Intelligenza Artificiale non sostituirà i nostri operatori, ma li potenzierà.
Non dobbiamo poi dimenticare la tutela dei dati e della privacy, che per noi rimane una priorità assoluta. Quando progettiamo queste soluzioni, dobbiamo considerare da dove vengono i dati che alimentano i modelli e come proteggerli, per sviluppare soluzioni che non compromettano la sicurezza dei dati dei nostri clienti.
TECH
Elisa Fontana
Secondo quanto è emerso dall’Osservatorio CRM 2025 – che trovo particolarmente interessante e condivisibile – gli aspetti su cui l’AI integrata al CRM potrà generare il maggior valore sono innanzitutto quelli legati alle analisi predittive e al reporting, seguiti dalla possibilità di personalizzare in modo sempre più mirato le campagne di marketing.
A mio avviso, il marketing rappresenta il processo customer-driven in cui l’Intelligenza Artificiale avrà un impatto potenzialmente rivoluzionario, paragonabile a quello che in passato ha avuto il digitale. Tuttavia, molte aziende non hanno ancora raggiunto la maturità organizzativa e la visione strategica necessarie per sfruttarne appieno le potenzialità.
Un altro ambito chiave è il customer service, dove l’AI può contribuire in modo concreto ad aumentare l’efficienza e migliorare l’esperienza del cliente. Per quanto riguarda le vendite, si tratta del processo che oggi utilizza meno l’Intelligenza Artificiale, ma i dati indicano che sarà proprio in quest’area che si prevede la maggiore crescita di applicazione nel prossimo futuro. In particolare, l’AI agentica avrà un ruolo decisivo nel supportare il venditore in task automatizzati che potranno spaziare dalla qualificazione dei lead, alla pianificazione degli appuntamenti, all’elaborazione di report fino all’intercettazione di clienti con opportunità di vendita o rischio di abbandono.
In ogni caso, è importante ricordare che non è la tecnologia in sé a creare valore, ma il modo in cui viene utilizzata dalle persone e la capacità delle aziende di integrarla nei propri processi.
BIZ
Flavia Lenzia
Per i prossimi passi, siamo convinti che l’Intelligenza Artificiale offra un grande potenziale, sia per l’efficienza operativa sia per migliorare l’employee experience. Deve essere uno strumento che semplifica la vita e consente di svolgere meglio il lavoro.
Vogliamo quindi estenderla ad altri use case rilevanti, con grandi volumi, costi o attività ripetitive, dove l’impatto è maggiore. Ad esempio, introdurre un agente virtuale vocale che risponda anche al telefono per richieste semplici (come duplicati di bollette), offrendo un servizio 24/7, quando i call center sono chiusi.
A livello operativo, puntiamo a eliminare per gli operatori tutte le attività che fanno perdere tempo - come la sintesi e l’attualizzazione delle chiamate - per liberarli e permettere loro di concentrarsi sulla relazione e sull’empatia con il cliente. Lo stesso vale per le richieste scritte standardizzate, dove l’Intelligenza Artificiale può aiutare nella catalogazione e nella redazione di una risposta preconfezionata, che poi l’operatore può personalizzare.
TECH
Elisa Fontana
A mio avviso, i prossimi passi per una piena integrazione tra Intelligenza Artificiale e CRM richiedono un equilibrio tra tecnologia, persone e strategia: solo combinando questi elementi l’AI potrà evolvere da opportunità potenziale a leva concreta di competitività nei processi CRM.
Tecnologia: è fondamentale disporre di soluzioni CRM in grado di interagire con diversi sistemi aziendali e di gestire basi dati integrate, pulite e affidabili. Senza dati di qualità, l’AI non può generare insight realmente utili.
Persone: l’adozione dell’AI non è solo un tema tecnologico, ma soprattutto culturale. Le aziende devono sviluppare competenze interne che permettano alle persone di sfruttare appieno il potenziale dell’AI, trasformandola in uno strumento di empowerment delle proprie capacità, senza esserne sopraffatte o annichilite
Strategia: l’obiettivo principale deve essere generare valore concreto per il cliente e, di conseguenza, per l’azienda. Ciò implica progettare applicazioni capaci di personalizzare le interazioni, anticipare i bisogni dei clienti e rendere più efficienti i processi di marketing, vendita e customer service.
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