Come i dati riscrivono le strategie aziendali: la best practice di ReLife

Biz & Tech Connections: una doppia intervista per raccontare l'approccio congiunto tra visione di business e abilitazione tecnologica.

 

Un progetto non finisce con il go-live: è da quel momento che inizia la vera fase di creazione di valore, attraverso analisi, adattamenti continui e scelte guidate dai dati.

Irakli Bano Group IT Director di ReLife

Nel settore del recupero e della trasformazione dei materiali, puntare sui dati per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la reattività operativa è una scelta strategica.

ReLife è un esempio concreto di lungimiranza in quest’ottica, nella consapevolezza che la governance del dato, unita a tecnologia e collaborazione, può trasformare il modo in cui un’azienda costruisce il proprio futuro.

In questa intervista Irakli Bano, Group IT Director di ReLife, e Davide Calabrò, Senior Account Manager Energy & Utilities di Engineering, raccontano come un approccio congiunto tra visione di business e abilitazione tecnologica consenta di affrontare in modo efficace le sfide competitive contemporanee.

L’obiettivo: trasformare i dati in un vantaggio strategico attraverso soluzioni che supportano le decisioni odierne e anticipano le esigenze future del business.

#1

QUALI SONO LE PRINCIPALI ESIGENZE, DI BUSINESS E TECNOLOGICHE, CHE UN’AZIENDA DEVE AFFRONTARE PER EVOLVERE IN OTTICA DATA-DRIVEN?


BIZ

Irakli Bano

ReLife è una realtà dinamica e in continua trasformazione, composta da più aziende distribuite sul territorio, ognuna con i propri processi e le proprie specificità operative.

Questa eterogeneità genera ogni giorno una mole imponente di dati, provenienti da fonti diverse e in formati differenti. Tuttavia, possedere molti dati non equivale automaticamente ad avere informazioni utili, se questi non sono facilmente accessibili, confrontabili e aggregabili.

Da qui nasce l’esigenza concreta di dare coerenza, centralità e valore al nostro patrimonio informativo. La sfida principale è stata quella di costruire un sistema in grado di armonizzare tutte queste informazioni in un’unica visione condivisa, capace di parlare all’intera organizzazione con un linguaggio comune: finance, operation, controllo di gestione, strategia.
Abbiamo voluto realizzare una struttura solida, affidabile ma allo stesso tempo flessibile e scalabile, in grado di evolversi nel tempo grazie all’uso di strumenti moderni, aperti e ad alta interoperabilità.

TECH

Davide Calabrò

Fin dall’inizio, la richiesta del business è stata molto chiara e ambiziosa: costruire una vera cultura del dato, basata su tre valori chiave: precisione, accessibilità e autonomia.

Abbiamo quindi progettato una piattaforma di Business Intelligence completa, moderna e robusta. Power BI funge da front-end per la visualizzazione e interazione, mentre un Data Warehouse cloud-native rappresenta l’architettura sottostante per l’integrazione dei dati.

I dati provengono da fonti eterogenee: SAP, gestionali verticali ma anche Excel. Il risultato è una reportistica interattiva e navigabile, che copre analisi economico-finanziarie, bridge, vendite, PFN, riclassificati, centri di costo e di profitto, governata da logiche di sicurezza (RLS) e da un modello semantico uniforme condiviso in tutta l’organizzazione.

#2

QUALE MODELLO ORGANIZZATIVO È STATO UTILIZZATO PER RISPONDERE A QUESTE SFIDE?


BIZ

Irakli Bano

Fin dall’inizio abbiamo adottato un approccio integrato e collaborativo, costruendo un modello organizzativo che ha visto ReLife ed Engineering agire come un’unica squadra. Questa modalità ha favorito una sinergia profonda tra competenze tecnologiche e conoscenza del business, permettendoci di affrontare le sfide con una visione condivisa e allineata.

Non ci siamo limitati a rispondere alle esigenze immediate: abbiamo gettato le basi per una piattaforma capace di evolvere nel tempo, modulare e scalabile, pronta a integrare nuove fonti, abilitare l’AI, attivare scenari predittivi e collegarsi a nuove sorgenti informative.

Engineering è stato un partner concreto, affidabile e presente, non solo durante la progettazione e lo sviluppo, ma anche nel supporto continuo dopo il go-live.

TECH

Davide Calabrò

Abbiamo affrontato questa sfida come un vero progetto congiunto, nel quale la tecnologia ha avuto un ruolo abilitante ma mai fine a sé stessa. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il team ReLife, unendo visione strategica e attenzione ai dettagli operativi. Un aspetto cruciale è stato il grande investimento nella formazione: abbiamo organizzato sessioni “Dashboard in a Day”, laboratori pratici e training personalizzati per gli utenti chiave.

Questo approccio ha generato un cambiamento culturale: i dati non sono più vissuti come un prodotto esterno o tecnico, ma come strumenti quotidiani di lavoro, familiari, condivisi e realmente utili. È stato un cambiamento profondo, sia tecnologico che organizzativo.

#3

QUALI SONO I BENEFICI CONCRETI DERIVANTI DALL’AVERE UNA VISIONE DEI DATI IN OTTICA DI ASSET STRATEGICO?


BIZ

Irakli Bano

Il beneficio più rilevante che abbiamo ottenuto è una consapevolezza diffusa all’interno dell’organizzazione. Oggi ReLife non subisce i dati, ma li guida.
Sappiamo dove guardare, cosa misurare, quando intervenire, e lo facciamo in modo condiviso, grazie a una piattaforma che rende accessibili e comprensibili le informazioni a tutte le funzioni aziendali.

Avere un linguaggio comune basato sul dato ci ha reso più veloci, più allineati, più efficaci. Le decisioni sono più rapide, più fondate e più trasparenti. È un cambiamento che non riguarda solo gli strumenti, ma il modo di pensare e di agire dentro l’organizzazione.

TECH

Davide Calabrò

I benefici che abbiamo visto emergere sono significativi su più livelli. Da un lato, ReLife ha ora una visione unica, integrata e costantemente aggiornata delle proprie performance, navigabile e facilmente fruibile anche da utenti non tecnici. Dall’altro lato, questa capacità di lettura condivisa ha accelerato i processi decisionali, migliorato la qualità delle scelte e favorito un maggiore coinvolgimento interno.

La piattaforma è stata pensata per durare nel tempo e crescere col business: è un asset vivo, pronto ad accogliere nuove esigenze, strumenti predittivi, intelligenza artificiale e analisi avanzate. Non è solo uno strumento tecnico: è un abilitatore di strategia.

#4

QUALI SARANNO I PROSSIMI PASSI?


BIZ

Irakli Bano

La piattaforma che abbiamo costruito è un organismo vivo, pronto a evolversi costantemente. Abbiamo adottato un’architettura modulare e scalabile, che ci consente di integrare progressivamente nuove fonti dati, senza impattare negativamente sull’equilibrio del sistema esistente.

Il nostro obiettivo è spingerci sempre più verso l’analisi predittiva e l’intelligenza artificiale, per anticipare fenomeni e prendere decisioni ancora più tempestive.

Stiamo già lavorando per introdurre dashboard in tempo reale, KPI ESG e funzionalità collaborative che favoriscano la condivisione dei dati tra funzioni aziendali.

Tutto ciò avviene mantenendo una governance centralizzata e rigorosa, con piena coerenza semantica nelle definizioni di business, per evitare ambiguità e garantire l’affidabilità delle analisi.

TECH

Davide Calabrò

Dal punto di vista tecnologico, stiamo evolvendo verso un’architettura sempre più avanzata.

La nostra infrastruttura, basata su tecnologie cloud-native, abilita architetture data mesh, connettività real-time tramite API moderne e l’uso di servizi AI/ML per analisi avanzate.

Stiamo guidando il passaggio da logiche batch a modelli streaming, capaci di elaborare flussi di dati in tempo reale. Stiamo introducendo data lake per dati non strutturati, graph database per analisi complesse e valutando tecnologie emergenti come Kubernetes, serverless architecture ed edge computing.

L’obiettivo è garantire massime performance, scalabilità, adattabilità ed efficienza dei costi, in un’ottica di crescita sostenibile e intelligente.

 
 

L’innovazione non è solo una questione tecnica. Richiede coraggio culturale e alleanze forti. In ReLife abbiamo visto tutto questo, e il risultato è un progetto concreto, evolutivo, sostenibile.

Davide Calabrò Senior Account Manager Energy & Utilities di Engineering