5 domande a...
Fabio De Angelis
Intervista al Consumer & Industrial Goods Executive Director di Engineering.
Con oltre 25 anni di esperienza nella consulenza, Fabio De Angelis è responsabile dal 2024 dello sviluppo del business sui mercati di riferimento del Consumer & Industrial Goods del Gruppo ENG.
Fabio è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Roma Sapienza e ha maturato più di 25 anni di esperienza in Accenture con una focalizzazione nel mondo Financial Services, Telco & Media, Fashion e Industrials.
Ha ricoperto ruoli di leadership progressivamente più importanti fino a diventate Managing Director responsabile, all’interno del Strategy & Consulting per la geografia Italia, Polonia, Central Europe e Grecia della Fuction Marketing Sales and Services.
Fabio ha ricoperto anche il ruolo di Partner - Advisory Practice Lead in iConsulting, società specializzata nel mondo dati.
Il nuovo panorama digitale si caratterizza per alcuni elementi chiave: in primo luogo la strategia omnicanale è fondamentale per offrire un’esperienza continua e fluida tra il mondo fisico e quello digitale e permettere ai consumatori di interagire con i brand attraverso molteplici touchpoint.
In secondo luogo, l’e-commerce e il social commerce hanno rivoluzionato le modalità di acquisto, rendendo la vendita online parte integrante dell’esperienza di acquisto quotidiana di tutti noi. Anche le esperienze immersive, abilitate da tecnologie come la Realtà Aumentata e Virtuale, stanno trasformando il modo in cui i consumatori interagiscono con i prodotti, offrendo esperienze più realistiche e coinvolgenti.
Un altro aspetto importante riguarda la sostenibilità e la tracciabilità, elementi a cui i consumatori prestano sempre più attenzione e che costituiscono, per le aziende, un driver importante di competitività.
Prevedere la domanda, personalizzare l’esperienza di acquisto, ottimizzare la Supply Chain sono tutti aspetti da governare efficacemente, ottimizzando i processi, per rimanere competitivi in un mercato che cambia continuamente. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale, Advanced Analytics, Blockchain, ma anche Cloud e piattaforme componibili costituiscono degli elementi abilitanti.
Adottare una strategia omnicanale nel Retail implica, prima di tutto, l'integrazione dei canali: è necessario garantire che i vari touchpoint, come negozi fisici, e-commerce, social media e marketplace, siano perfettamente sincronizzati e integrati, al fine di offrire un'esperienza coerente.
Inoltre, la gestione dei dati e la personalizzazione richiedono strumenti avanzati di Intelligenza Artificiale e Analytics, fondamentali per raccogliere e analizzare le informazioni da diversi punti e offrire esperienze su misura.
La Logistica e la Supply Chain devono essere altrettanto flessibili, con una gestione ottimizzata delle scorte e delle opzioni di consegna, come click & collect e same-day delivery, per rispondere all'aumento degli acquisti online.
Un altro aspetto importante è la formazione del personale, che deve essere preparato a sfruttare le nuove tecnologie e a offrire un servizio di valore ai consumatori.
Infine, la cybersecurity e la gestione degli aspetti privacy sono essenziali per garantire la sicurezza dei dati dei clienti e rispettare le normative sulla protezione delle informazioni personali.
L’uso strategico dei dati permette innanzitutto di avere una visione unificata del cliente: raccogliendo dati da e-commerce, negozi fisici, social media e CRM, le aziende possono costruire un profilo dettagliato del consumatore. Permette anche la segmentazione avanzata della clientela e la creazione di comunicazioni altamente personalizzate: grazie all’AI e al machine learning, è possibile suddividere i clienti in cluster sempre più piccoli, basati su preferenze, comportamenti d’acquisto e interazioni con i diversi touchpoint, per offrire contenuti e offerte sempre più mirati e personalizzati. Inoltre, grazie alla possibilità di personalizzare ogni punto di contatto, le aziende riescono a fidelizzare i clienti più efficacemente, creando programmi di loyalty su misura che premiano le preferenze individuali.
Consente anche l’ottimizzazione dei customer journey: l’analisi dei dati, infatti, permette di individuare punti di forza e punti critici nel percorso di contatto e acquisto dei clienti e di migliorare la loro esperienza, riducendo gli abbandoni del carrello e aumentando la conversione.
È importante sottolineare come tutto ciò contribuisca in modo significativo alla soddisfazione del cliente, rendendo l’interazione con il brand più fluida, rilevante e appagante.
L’uso intelligente dei dati consente alle aziende anche di essere più reattive e competitive in un mercato in continua evoluzione.
Complessivamente, l’utilizzo dei dati per personalizzare il modo di comunicare, interagire e proporre/suggerire ai consumatori degli acquisti “tailored”, aumenta fortemente la soddisfazione degli stessi verso i brand, facendoli sentire coinvolti, valorizzati e al centro dell’esperienza.
La trasformazione digitale nel Retail si basa su tecnologie innovative che garantiscono maggiore efficienza, sicurezza e trasparenza lungo tutta la filiera. Tra queste, il cloud computing, gli analytics predittivi, la Generative AI e la blockchain offrono benefici significativi:
Cloud computing: consente alle aziende di gestire grandi quantità di dati in tempo reale, migliorando la scalabilità e l’integrazione dei sistemi tra produzione, logistica e vendita.
Predictive analytics: permettono di anticipare la domanda, ottimizzare la gestione degli stock e prevedere / anticipare possibili interruzioni nella logistica, migliorando l’efficienza operativa.
Generative AI: consente di sviluppare modelli ed algoritmi, ad esempio, di ottimizzazione della logistica e di miglioramento dei processi di acquisto.
Blockchain: garantisce la tracciabilità completa dei prodotti, offrendo ai consumatori informazioni trasparenti sull’origine, l’autenticità e la sostenibilità degli articoli acquistati.
Queste tecnologie, integrate in un ecosistema digitale, consentono ai Retailer di affrontare le nuove sfide del mercato, offrendo prodotti più sicuri, sostenibili e accessibili ai consumatori digitali.
Quando parliamo di supply chain resiliente, facciamo riferimento a una catena di approvvigionamento capace di adattarsi e riprendersi da interruzioni dovute a molteplici ragioni (disastri naturali, cambiamenti economici, tematiche geopolitiche o altri eventi imprevisti). L'obiettivo è garantire la continuità del business e delle operations, minimizzando gli impatti e mantenendo al contempo l'efficienza e il controllo dei costi.
Il mondo del Retail (spinto anche dalla pandemia) costituisce un chiaro esempio di supply chain resiliente, da cui possiamo trarre alcune buone pratiche:
In primo luogo, è fondamentale differenziare il sourcing per componenti critici e geografia, per ridurre i rischi di dipendenza da un singolo fornitore e mantenere livelli strategici di scorte in magazzino, anticipando e contrastando interruzioni delle forniture. Un altro aspetto da non sottovalutare in questo scenario è l’importanza di sviluppare relazioni di fiducia e collaborazione con i fornitori, lavorando in sinergia per ridurre il rischio di interruzioni nella catena di fornitura.
È inoltre essenziale dotarsi di una Supply Chain agile, capace di adeguare i programmi di produzione, logistica e trasporto alle mutate condizioni ed esigenze di mercato, alle condizioni ambientali avverse e così via.
Tutto questo, tuttavia, non può essere perseguito in assenza di una digitalizzazione strategica e di tecnologie abilitanti (AI, IoT, Blockchain), in grado di supportare i processi end-to-end e di monitorare la catena del valore, anticipando e minimizzando i rischi.
Una digitalizzazione strategica e tecnologie innovative sono necessarie per ottimizzare la catena del valore anticipando e minimizzando i rischi.
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