Costruire carriere partendo dalle persone

L’approccio HR di Genta Tarko, HR Business Partner & Talent Acquisition Lead di Engineering Albania.

Dietro ogni team di successo c’è qualcuno che sa riconoscere il potenziale, costruire fiducia e mettere in contatto le persone giuste con le opportunità giuste. In un mondo in cui il talento guida l’innovazione, il ruolo delle Risorse Umane non è solo amministrativo — è strategico, centrato sulle persone e trasformativo.

Conosciamo Genta, HR Business Partner e Talent Acquisition Lead presso Engineering Albania. Con oltre 10 anni di esperienza tra recruiting, diritto del lavoro, inclusione e relazioni con i dipendenti, ha contribuito a plasmare l’azienda fin dalle sue fasi iniziali. Il suo approccio riflette non solo una profonda competenza, ma anche un autentico impegno nel comprendere le persone e i loro obiettivi.

In questa conversazione, Genta condivide il suo punto di vista su cosa significhi fare HR in modo significativo, su come distinguersi come candidato e sul perché le carriere si costruiscano grazie a un equilibrio tra strategia, empatia e curiosità.

Ciao Genta, puoi presentarti brevemente? Raccontaci un po’ del tuo percorso finora.

Ciao, sono Genta e lavoro come HR Business Partner e Talent Acquisition Lead presso Engineering Albania. Negli ultimi 10 anni ho seguito un percorso professionale nelle Risorse Umane.
È stato davvero stimolante iniziare dal Recruitment e poi esplorare tutte le aree HR, come Relazioni con i Dipendenti, Diritto del Lavoro, Compensation, Recruiting Tecnico, Diversity, Equity & Inclusion e, più recentemente, HR Business Partnering.

Ricoprire ruoli HR stand-alone per quasi 8 anni mi ha permesso di conoscere tutti gli aspetti delle Risorse Umane, collaborando sia con professionisti albanesi sia internazionali, che hanno influenzato in modo significativo il mio percorso di carriera.

Cosa ti ha spinto a entrare in Engineering Albania? Cosa ti piace di più del tuo team?

Quando sono entrata, Engineering Albania era ancora un’idea sulla carta, non ancora realizzata. È stato davvero entusiasmante unirmi a un team di professionisti straordinari, con una forte volontà di costruire qualcosa di nuovo. Il “quadro generale” appariva molto promettente allora — e lo è tuttora.

Quello che mi piace di più del mio team è la diversità delle competenze che portiamo e il modo in cui riusciamo a integrarle tra loro. Non sei mai sola nel nostro team: c’è sempre qualcuno pronto a supportarti.

Durante il recruiting, c’è qualcosa di specifico a cui presti particolare attenzione? Com’è il processo di selezione in Engineering Albania?

Nel recruiting mi piace concentrarmi sulle persone, su chi sono e su come hanno cercato di costruire il proprio percorso professionale. Cerco sempre di individuare il potenziale, di leggere tra le righe di ciò che fanno oggi e di capire chi potrebbero diventare in futuro.

La voglia e la determinazione di un candidato di diventare ciò che immagina, e ciò che fa concretamente per riuscirci, sono per me elementi fondamentali.

Il processo di selezione in Engineering Albania è molto dinamico, perché l’azienda offre numerosi ruoli interessanti. L’intero processo è una conversazione continua con le persone ed è gratificante far parte di questo dialogo con tutti i candidati, indipendentemente dall’esito. Tutti dimostrano il desiderio di contribuire alla missione e al team di Engineering Albania.

Nel tuo lavoro comunichi ogni giorno con molti candidati. Puoi condividere qualche consiglio su come distinguersi più facilmente?

Per me, si distinguono i candidati che riescono davvero a immaginarsi nel ruolo descritto nell’annuncio. Sono accessibili, proattivi nella comunicazione, fanno domande ed esprimono costantemente il loro interesse.

È la volontà di adattarsi al ruolo e il desiderio di contribuire attivamente al proprio percorso professionale — facendo qualcosa di significativo per sé stessi e per ciò che amano davvero — a fare la differenza.

Si parla molto dei CV e di come preparare una buona candidatura in un contesto dominato dall’AI. Secondo te, com’è fatto un buon CV?

È vero. L’AI è una nostra alleata, se utilizzata nel modo giusto, anche nella stesura del CV. Per me, ogni esperienza conta: questo mi permette di leggere l’intera storia del candidato.

Apprezzo sia i CV brevi e concisi, sia quelli in cui i candidati si prendono il tempo di spiegare in modo chiaro e sintetico cosa facevano nel loro ruolo — è estremamente utile.

Una delle sezioni che apprezzo di più è quella dedicata ai progetti, anche per junior o studenti, così come certificazioni e corsi. Questo racconta molto dell’impegno dei candidati nel costruire il proprio percorso e nel diventare esattamente chi desiderano essere.
In definitiva, ogni dettaglio può fare la differenza quando si presenta sé stessi e il proprio cammino professionale.