Dieci anni di crescita, cambiamento e spirito di squadra

Intervista a Djordje Mandic, Senior Technical Manager di Engineering Serbia.

Nel settore tecnologico, raggiungere il traguardo dei 10 anni nella stessa azienda è raro, ma profondamente significativo. È un percorso segnato da evoluzione, sfide e da un forte senso di scopo condiviso. Djordje, Senior Technical Manager di Engineering Serbia, è entrato in azienda quando il team contava appena 20 persone e ne ha visto la crescita fino a decuplicarsi. Dallo sviluppo mobile alla leadership di team, ha contribuito a costruire qualcosa di più grande di sé, crescendo allo stesso tempo insieme all’azienda.

In questa conversazione, Djordje ripercorre gli inizi, il valore di un team unito e le competenze necessarie per affrontare un futuro caratterizzato da cambiamento continuo, collaborazione e apprendimento.

Ciao Djordje, puoi presentarti brevemente? Raccontaci qualcosa del tuo percorso professionale e della tua esperienza finora.

Ciao, mi chiamo Djordje e sono Senior Technical Manager all’interno del team Healthcare Lab di Engineering Serbia. Prima di entrare in azienda lavoravo principalmente come freelance, concentrandomi sullo sviluppo mobile (Android). Sono entrato in Engineering come sviluppatore Java e, molto presto, sono passato a JS/Angular in base alle esigenze del progetto iniziale.

Stai celebrando il tuo decimo anniversario in Engineering Software Lab. Cosa ti ha spinto inizialmente a entrare in azienda e come è cambiata nel tempo?

Quando sono entrato, eravamo un team di circa 20 persone. La dinamica era completamente diversa e il principale incentivo era la volontà di costruire qualcosa di più grande. Con la crescita, abbiamo dovuto affrontare nuove sfide e definire procedure strada facendo.

Oggi siamo un team di oltre 250 persone e, con il lavoro ibrido e da remoto, il contesto è profondamente cambiato.

Cosa ti piace di più del tuo team? In che modo Engineering ha influenzato il tuo percorso professionale negli ultimi 10 anni?

Il senso di costruire qualcosa di più grande è ancora presente. I colleghi e il team sono stati il motivo principale per cui sono rimasto in Engineering. Esiste un forte senso di cameratismo e la consapevolezza di poter contare gli uni sugli altri.

Nel tempo, ho apprezzato molto anche la possibilità di osservare la crescita professionale dei colleghi, da junior a veri esperti, e di contribuire a creare un ambiente che supporti questo percorso.

Come vedi il tuo ruolo in futuro? Cosa pensi che restare in Engineering ti porterà dal punto di vista professionale?

Viviamo tempi complessi, caratterizzati da incertezza economica, dalla rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa e da una trasformazione continua. In questo contesto, adattabilità e apprendimento continuo sono fondamentali.

Restare in Engineering mi permette di affrontare questi cambiamenti e di crescere professionalmente, contribuendo a guidare il team attraverso le trasformazioni in corso.

Quali sono, secondo te, le qualità chiave che favoriscono il successo e lo sviluppo a lungo termine dei team?

Ritengo che apprendimento continuo, collaborazione, passione e curiosità siano elementi fondamentali per favorire la crescita individuale e rafforzare le dinamiche di team, creando le condizioni per soluzioni innovative e durature.