Nemanja Ninkovic
Software Developer presso Engineering Software Lab Serbia
Sfruttare al meglio GitHub Copilot: consigli pratici per sviluppatori.
Gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando il modo in cui gli sviluppatori scrivono, testano e ottimizzano il codice. Tra questi, GitHub Copilot sta diventando sempre più centrale nei flussi di lavoro quotidiani.
Durante un recente hackathon interno di Engineering, dedicato alla risoluzione di problemi mirati, Nemanja Ninkovic — Software Developer presso Engineering Software Lab Serbia — ha esplorato un utilizzo più consapevole di GitHub Copilot. La sua esperienza pregressa con lo strumento, unita a una strategia precisa, gli ha permesso di partecipare con successo all’evento e riscoprire l’efficacia di Copilot quando usato con metodo, chiarezza e obiettivi ben definiti.
In questa intervista, Nemanja condivide consigli pratici, esempi reali e la sua visione su come Copilot possa diventare un vero alleato nello sviluppo del software.
Qual è uno dei modi migliori per iniziare a lavorare con GitHub Copilot?
Tutto parte dalla struttura: il “pre-prompting” è fondamentale. Una delle strategie più efficaci è creare una sezione ben definita di “Copilot-instructions”, spesso partendo dal file README.md del progetto.
Questa sezione dovrebbe spiegare chiaramente di cosa tratta il progetto, quali tecnologie o pattern si stanno utilizzando e come Copilot dovrebbe affrontare i task. Un briefing ben fatto aiuta Copilot a restare allineato agli obiettivi.
Ecco alcuni principi chiave da includere:
Un esempio concreto? Un’app web interamente sviluppata con Copilot, visibile qui: rust-tracker repository
Qual è stata una delle maggiori sfide usando Copilot e come l’hai affrontata?
Una grande sfida è mantenere il focus. Copilot può “andare oltre” e proporre soluzioni non richieste, specialmente se i prompt sono vaghi.
La soluzione è trattare ogni richiesta come un micro-task. Spezzare il lavoro in passaggi chiari e specifici. Più preciso è il prompt, più utile sarà la risposta.
Copilot può sbagliare? Come gestisci suggerimenti errati o non rilevanti?
Sì, Copilot può sbagliare. Ma va visto come un collaboratore iterativo, non solo un generatore di codice. Quando il suggerimento non è corretto, il segreto è iterare con intenzione.
Ecco alcune tecniche utili:
Ad esempio, un prompt come: "Questo endpoint API non funziona come dovrebbe — dovrebbe restituire codice 503 invece di 200." aiuta Copilot a orientarsi verso una correzione più mirata.
Copilot è utile anche per il debugging? Come sfruttarlo al meglio in quel contesto?
Copilot può essere molto utile nel debugging, a patto di fornire il contesto giusto. Come ogni buon compagno di lavoro, più chiari sono i dettagli, migliori saranno i risultati.
Nel prompt di debug, è utile specificare:
Anche commenti brevi ma mirati possono orientare Copilot verso soluzioni efficaci. Con giudizio e buoni prompt, il debugging può diventare molto più rapido.
Il tuo approccio a Copilot è cambiato nel tempo? Che consiglio daresti agli altri sviluppatori?
Assolutamente sì. Inizialmente vedevo Copilot come uno strumento comodo, ora lo considero un vero compagno nello sviluppo.
Copilot dà il meglio quando lo sviluppatore ha già una buona conoscenza di linguaggio, framework e architettura. In quei casi, è un assistente potente per esplorare librerie sconosciute, testare rapidamente o orientarsi in codebase estese.
Ma un uso eccessivo, soprattutto per chi è ancora in fase di apprendimento, può essere controproducente: si può far funzionare qualcosa senza capirne il perché, rallentando la crescita personale.
Il consiglio? Usare Copilot in modo intenzionale: come partner per l’apprendimento, non come scorciatoia. Lo sviluppatore deve restare al comando — Copilot può accelerare la crescita, ma non sostituire il processo di apprendimento.
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