5 domande a...
Laura Croci

Intervista alla Business Solution & Innovation Director di Engineering.

Laura Croci è Business Solution & Innovation Director nella Technology Business Line Eng Modernize di Engineering. In questo ruolo guida iniziative strategiche volte ad evolvere architetture, processi e modelli operativi, accompagnando le organizzazioni nel percorso verso la modernizzazione.

Laureata in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università di Pavia, ha maturato una solida esperienza nella consulenza IT, nella trasformazione digitale e nell’innovazione per il settore pubblico e privato.

Appassionata di formazione e mentoring, Laura è anche attivamente coinvolta in iniziative per la valorizzazione della leadership femminile nel settore STEM e nella promozione di una cultura dell’innovazione inclusiva e collaborativa.

1. IN CHE MODO IL RUOLO DELLA SYSTEM INTEGRATION STA EVOLVENDO CON L’AFFERMARSI DI ARCHITETTURE CLOUD-NATIVE E SERVIZI SAAS?


Il ruolo della system integration sta vivendo una trasformazione profonda e irreversibile. Da attività prevalentemente tecnica, focalizzata sulla connettività tra sistemi eterogenei, si è evoluta in un abilitatore strategico di ecosistemi digitali dinamici e interconnessi.

Con l’affermazione di architetture cloud-native, microservizi, API e piattaforme SaaS, l’integrazione non è più solo una questione di interoperabilità tecnica, ma un elemento chiave per garantire governance, scalabilità, sicurezza e rapidità di delivery. In questo nuovo scenario, concetti come API economy, event-driven architecture, data orchestration e DevSecOps diventano fondamentali per costruire soluzioni resilienti e adattabili.

Occorre affrontare questa sfida con una visione architetturale olistica, che unisce competenze tecnologiche avanzate e capacità di disegno strategico, focalizzandosi su:

  • Progettazione di architetture modulari e componibili, capaci di evolvere nel tempo senza compromettere la coerenza del sistema;
  • Integrazione fluida tra ambienti on-premise, cloud e ibridi, per garantire continuità operativa e flessibilità;
  • Automazione dei flussi di integrazione attraverso strumenti di Integration Platform as a Service (iPaaS) e orchestratori intelligenti;
  • Adozione di standard aperti e API-first design, per favorire l’interoperabilità e l’innovazione continua;
  • Monitoraggio e governance centralizzata, per mantenere il controllo su performance, sicurezza e compliance.

In questo contesto, il ruolo di Eng è quello di abilitare la trasformazione digitale in modo discreto ma decisivo, con soluzioni su misura che connettano tecnologie, processi e persone in un flusso continuo di valore. L’integrazione diventa così il motore invisibile dell’innovazione, capace di sostenere la crescita e l’agilità delle organizzazioni in un mondo sempre più digitale.

2. COME GARANTIRE UNA MIGRAZIONE FLUIDA DELLE APPLICAZIONI LEGACY VERSO IL CLOUD E QUAL È L’APPROCCIO DI ENG A QUESTO PERCORSO?

 

Le applicazioni legacy rappresentano spesso il cuore pulsante dei processi aziendali, ma possono diventare un freno all’innovazione se non vengono modernizzate in modo strategico. La sfida principale è garantire una  transizione fluida e sicura verso il cloud senza compromettere la continuità operativa, soprattutto per i sistemi mission-critical. 

Per affrontarla, adottiamo un  approccio modulare e progressivo, basato su una fase iniziale di assessment approfondito che analizza architetture, dipendenze, vincoli tecnologici e obiettivi di business. Utilizziamo strumenti proprietari per mappare il valore e il rischio di ogni componente, così da definire una roadmap di modernizzazione sostenibile. 

Non ci limitiamo a “trasportare” applicazioni nel cloud: le  ripensiamo architetturalmente, integrando servizi nativi delle piattaforme cloud, automatizzando i processi di deployment e adottando modelli operativi più agili. In questo contesto, stiamo anche integrando soluzioni di Generative AI nella nostra catena della delivery, ad esempio per accelerare e migliorare la qualità del software prodotto, generare documentazione e supportare la scrittura di test automatizzati attraverso suggerimenti intelligenti.

L’obiettivo è  abilitare l’innovazione continua, migliorando performance, sicurezza, scalabilità e time-to-market. Il risultato è una trasformazione misurabile, che genera valore tangibile in termini di  efficienza, resilienza e capacità di adattamento  al cambiamento.

3. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA CONSULENZA IT FORNITA DA ENG PER SUPPORTARE LE AZIENDE NEL PERCORSO DI MODERNIZZAZIONE IN UN MONDO SEMPRE PIÙ ORIENTATO ALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE? 

 

L’approccio di Eng alla consulenza IT in questo contesto si fonda su un principio guida essenziale: la tecnologia è un abilitatore. Il nostro obiettivo è supportare le organizzazioni nel generare valore concreto da ogni iniziativa di trasformazione digitale.

Per raggiungere questo traguardo, nei nostri progetti di modernizzazione, adottiamo un modello di co-progettazione evolutiva, che parte dall’ascolto attivo e dall’analisi approfondita del contesto aziendale. Collaboriamo fianco a fianco con i nostri clienti per costruire una roadmap di trasformazione personalizzata, che tenga conto della maturità digitale, delle priorità strategiche, delle sfide operative e delle dinamiche organizzative specifiche.

La nostra consulenza si distingue per un approccio multidisciplinare e integrato, che combina competenze in ambiti chiave come:

  • Analisi e reingegnerizzazione dei processi per migliorarne l’efficienza e l’agilità;
  • Modernizzazione dei sistemi core per garantire scalabilità, sicurezza e continuità operativa;
  • Adozione del cloud e delle architetture ibride, per abilitare flessibilità e innovazione continua;
  • Implementazione di modelli agili e DevOps, per accelerare il time-to-market e migliorare la qualità delle soluzioni.

In ogni progetto, ci poniamo come partner di fiducia, capaci di accompagnare il cliente lungo tutto il percorso di trasformazione, con una visione strategica di lungo periodo e una forte attenzione all’execution. La nostra forza risiede nella capacità di coniugare visione e concretezza, innovazione e pragmatismo, tecnologia e valore umano.

4. C’È UN PROGETTO CHE RITIENI PARTICOLARMENTE RAPPRESENTATIVO DEL VALORE CHE UN PERCORSO DI EVOLUZIONE DEGLI APPLICATIVI AZIENDALI È IN GRADO DI GENERARE?

Un progetto rappresentativo è stato realizzato per una  grande realtà del settore pubblico, con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare l’interazione tra l’ente e le imprese. Il punto di partenza era un processo frammentato, basato su scambi cartacei e PEC, con impatti negativi su tempi e costi. 

Abbiamo progettato e realizzato un  nuovo portale cloud-native, rilasciato sul  Polo Strategico Nazionale (PSN), utilizzando strumenti di  automazione e orchestrazione del deployment. L’architettura è stata pensata per garantire  scalabilità, resilienza e interoperabilità, con un focus su user experience e accessibilità. 

I risultati sono stati concreti:  riduzione dei costi,  aumento dell'efficienza operativa e  accelerazione nei rilasci. Ma il valore più grande è stato il  cambio di mindset: il progetto è diventato un  modello di riferimento, aprendo la strada a una trasformazione digitale più ampia e strutturata. 

5. COME CAMBIA IL CONCETTO DI “MODERNIZZAZIONE” QUANDO SI LAVORA CON CLIENTI CHE HANNO GIÀ INTRAPRESO UN PRIMO PERCORSO DI TRASFORMAZIONE DIGITALE?

 

La modernizzazione non è un punto di partenza, ma un processo continuo di evoluzione. Sempre più spesso ci confrontiamo con clienti che hanno già compiuto un primo salto digitale – adottando il cloud, sperimentando soluzioni SaaS o digitalizzando parte dei propri processi core. In questi contesti, il nostro compito è quello di portare la trasformazione a un livello superiore: più integrato, più intelligente e soprattutto più sostenibile.

Questo significa superare l’approccio “lift & shift” per abbracciare un vero re-architecting delle applicazioni, ottimizzando le architetture esistenti, semplificando ambienti ibridi e rafforzando la governance. In questa evoluzione, il Green Coding diventa un principio guida: riscrivere codice e ridisegnare soluzioni tenendo conto dell’efficienza energetica, della riduzione delle risorse computazionali e dell’impatto ambientale complessivo.

Modernizzare, oggi, vuol dire anche adottare servizi cloud avanzati, automatizzare i processi di sviluppo e test, e introdurre l’AI generativa per rendere la delivery più rapida e intelligente. Ma vuol dire soprattutto farlo in modo responsabile: riducendo la complessità inutile, evitando sprechi di calcolo, promuovendo una cultura della sostenibilità digitale.

È un lavoro sartoriale, che richiede visione strategica, competenze tecniche verticali, padronanza dei processi e una profonda sensibilità verso l’equilibrio tra innovazione e impatto ambientale. L’obiettivo non è solo adattarsi al cambiamento, ma costruire un’evoluzione continua, etica e sostenibile della capacità tecnologica delle organizzazioni.

 

L’obiettivo è  abilitare l’innovazione continua, migliorando performance, sicurezza, scalabilità e time-to-market. Il risultato è una trasformazione misurabile, che genera valore tangibile in termini di  efficienza, resilienza e capacità di adattamento  al cambiamento.

Laura Croci Business Solution & Innovation Director di Engineering