5 domande a...
Lina Alberico
Intervista alla Railway & Defense Sales Director di Engineering e General Manager di Engineering Belgio.
Lina Alberico è laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Istituto Orientale di Napoli.
Ha iniziato la sua carriera in Engineering ricoprendo ruoli di crescente responsabilità nel mondo del Public Sector fino a posizioni di Sales Manager in Italia e all’estero in ambito Comunità Europea presso la sede Engineering di Bruxelles.
Dal 2019 al 2023 ha lavorato presso Atos Belgium nel ruolo di Client Executive Partner per il mercato delle Istituzioni Europee.
Rientrata in Eng nel 2023 come Railway & Mobility Infrastructure Sales Director, oggi ricopre i ruoli di Railway & Defense Sales Director di Engineering e General Manager di Engineering Belgio.
Mancano ancora politiche di vera integrazione, la vera intermodalità dal punto di vista dell’utente finale. È necessario avere cura di un viaggiatore che è sempre più consapevole, attento ai temi di sostenibilità, informato, che vuole fare una scelta consapevole e che vuole un servizio di qualità. Un contesto, come quello odierno, molto più competitivo, spinge l’utente a scegliere i players che meglio rispondono alle sue richieste.
In questo il digitale è un abilitatore imprescindibile poiché consente un approccio integrato e coordinato. Esso permette, altresì, attraverso il governo e la gestione dei dati, di curare la propria utenza e di incentivare comportamenti virtuosi. I dati sono sempre più quella fonte da cui partire per garantire una maggiore copertura dei trasporti ma ancora più importante, l’approccio collaborativo tra stakeholders del sistema.
Se si attuano politiche comuni per la mobilità integrata, se c’è cooperazione, accordi per la condivisione dei dati, allora si può pensare a un ecosistema di trasporti davvero efficiente e sostenibile. I cittadini possono muoversi fluidamente tra diverse modalità di trasporto - treno, autobus, bike sharing, car sharing – utilizzando magari un'unica piattaforma digitale che gli consente di interagire come per ogni altro servizio.
Anche le città possono coordinare meglio i loro servizi, riducendo congestioni e inquinamento, mentre i gestori dei trasporti possono pianificare investimenti più strategici basandosi proprio su dati condivisi e analisi integrate dei flussi passeggeri.
Sul fronte della sicurezza, i dati raccolti dai sensori contribuiscono a identificare pattern anomali - assembramenti improvvisi, veicoli fermi in punti critici - permettendo interventi preventivi.
Questi dati diventano infine la base per prendere decisioni: nuove infrastrutture, modifiche alla viabilità o servizi di trasporto possono essere validate da dati reali sui comportamenti cittadini, riducendo il rischio di investimenti sbagliati e massimizzando l'impatto positivo sulla qualità della vita di ognuno di noi.
2. IN CONCRETO QUALI SONO I BENEFICI TANGIBILI DELL’INNOVAZIONE DIGITALE NEL SETTORE DEI TRASPORTI?
Un primo esempio concreto lo vediamo nella vita di tutti i giorni: nei trasporti c’è sempre più informazione e comunicazione: in passato aspettavi l’autobus alla fermata senza sapere nulla, adesso sei informato in tempo reale sugli arrivi, gli eventuali ritardi. Il digitale ancora una volta agisce come il vero catalizzatore di questa trasformazione, rendendo possibile quello che fino a pochi anni fa era impensabile.
Le piattaforme integrate come MaaS (Mobility as a Service) aggregano in un'unica interfaccia tutti i servizi disponibili - dai mezzi pubblici ai monopattini elettrici - permettendo al cittadino di confrontare in tempo reale disponibilità, costi, punti di interesse, tempi di percorrenza e impatto ambientale di ogni opzione.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale apprendono dalle abitudini di spostamento dell'utente e suggeriscono percorsi ottimizzati, considerando non solo la destinazione ma anche le preferenze personali: c'è chi privilegia il risparmio economico, chi la velocità, chi l'impatto ambientale.
Il machine learning analizza traffico, condizioni meteo, eventi per proporre alternative dinamiche.
La gamification trasforma la mobilità sostenibile in un'esperienza coinvolgente, premiando, con forme diverse, chi sceglie opzioni eco-friendly o collettive.
Mentre continua il processo di trasformazione energetica e digitale delle aziende di trasporto, le nuove frontiere tecnologiche stanno ridisegnando completamente il panorama della mobilità, a partire dai Digital Twin che crea, ad esempio, repliche virtuali delle città dove simulare scenari di mobilità, testare nuove soluzioni e prevedere l'impatto di interventi infrastrutturali prima di realizzarli fisicamente. Questi modelli digitali integrano dati di contesto con quelli dei mezzi in movimento.
Non si tratta più solo di reagire a quello che sta accadendo, ma di anticipare i fenomeni prima che si verifichino. I sensori di flusso pedonale e veicolare permettono di prevedere congestioni con ore di anticipo, attivando automaticamente deviazioni del traffico o potenziando i trasporti pubblici nelle zone critiche. I dati meteorologici combinati con quelli storici consentono di anticipare l'aumento della domanda di trasporto pubblico durante maltempo o eventi climatici.
Questi dati alimentano anche modelli di manutenzione predittiva: i sensori su strade, binari e veicoli rilevano micro-usure e anomalie, programmando interventi prima che si verifichino guasti o incidenti. Un autobus può essere portato in officina prima che si rompa, una strada può essere riparata prima che si formino buche pericolose.
Con la Blockchain poi si abilitano sistemi di pagamento decentralizzati e sicuri e garantisce privacy e controllo dei dati personali agli utenti.
Infine, la Realtà Aumentata che trasforma l'esperienza di viaggio: informazioni contestuali sui luoghi attraversati, navigazione immersiva, assistenza in tempo reale per persone con disabilità.
C’è sempre più attenzione e sensibilità verso il tema della sostenibilità, sia del viaggiatore che cerca soluzioni ecologiche, sia dell’operatore di trasporto che mette a disposizioni soluzioni volte a incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto green o alternativi, con un approccio orientato al coinvolgimento dell’utente.
C’è poi, in questo scenario, anche un aspetto regolatorio di cui non si può non tenere conto. L'Unione Europea sta attivando normative sempre più rigorose sulle emissioni urbane.
Le Zone a Traffico Limitato si moltiplicano nelle città europee, e le nuove direttive europee impegnano gli stati membri a sviluppare infrastrutture per veicoli elettrici e a idrogeno, ma questa cornice normativa, lungi dall'essere un ostacolo, sta diventando un acceleratore dell'innovazione, spingendo operatori e amministrazioni verso soluzioni sempre più integrate, sostenibili e rispettose dei diritti dei cittadini..
La resilienza delle infrastrutture di trasporto si costruisce attraverso un approccio sistemico che integra diversi ambiti di gestione strategica.
Questa integrazione crea ecosistemi resilienti capaci di adattarsi, auto-ripararsi e continuare a funzionare anche in condizioni critiche, garantendo continuità di servizio e sicurezza per milioni di utenti.
I dati sono la base da cui partire per garantire una maggiore efficienza e capillarità dei trasporti, ma più importante ancora è l’approccio collaborativo degli stakeholder del sistema.
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