5 domande a...
Mirco Gentilini

Intervista al Direttore Sviluppo Aree di Business di Municipia.

Mirco Gentilini vanta oltre 20 anni di esperienza nella conduzione e gestione di progetti complessi legati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione locale, con particolare focus sull’efficientamento dei processi di riscossione e sul contrasto all’evasione fiscale.

La sua competenza si è consolidata attraverso collaborazioni con Enti locali di grande rilievo, contribuendo all’evoluzione digitale dei servizi pubblici.

Oggi guida la Direzione Sviluppo Aree di Business di Municipia, con l’obiettivo di anticipare e rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, individuando soluzioni innovative per la gestione urbana.

1. QUALI BENEFICI CONCRETI PUÒ GENERARE L’ADOZIONE DI SOLUZIONI AUGMENTED CITY PER UN COMUNE CHE VUOLE EVOLVERE IN LINEA CON LE ESIGENZE DEI CITTADINI? E IN CHE MODO L’INNOVAZIONE URBANA SI TRADUCE IN MAGGIORE EFFICIENZA OPERATIVA E OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI?


Molte amministrazioni hanno già ottenuto un maggiore coinvolgimento dei cittadini grazie a servizi digitali più accessibili e personalizzati, ad esempio informazioni in tempo reale su trasporti, tributi, eventi.

Ma i Comuni possono fare ancora di più puntando, attraverso le soluzioni Augmented City, a migliorare la qualità della vita dei cittadini con ambienti più sicuri; penso al monitoraggio ambientale, alla gestione traffico in tempo reale, all’illuminazione pubblica adattiva. Possono migliorare, inoltre, la pianificazione energetica attraverso una gestione integrata dei consumi, con conseguente ottimizzazione degli sprechi e un monitoraggio delle emissioni e tanto altro.

L’innovazione, in tutti i settori, si traduce in maggiore efficienza, semplificando del lavoro delle persone e migliorandone la qualità. Ad esempio, grazie all’analisi dei dati e ad algoritmi predittivi possiamo migliorare la previsione di guasti a infrastrutture, anticipandoli con attività di manutenzione programmata, oppure possiamo migliorare gli itinerari e gli orari per servizi pubblici di trasporto o raccolta rifiuti.

Oltre a questo, possiamo citare l’impiego di tecnologie come il Digital Twin e BIM city model, che consentono la visualizzazione di asset e ne facilitano la manutenzione e la gestione del ciclo di vita.

 

2.  QUALI MODELLI DI COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO SI SONO DIMOSTRATI FINORA PIÙ EFFICACI? IN QUALI AMBITI?


Nell’ambito dei servizi, quando i progetti raggiungono dimensioni rilevanti, le più diffuse forme di collaborazione tra pubblico e privato sono la gara pubblica di concessione e il partenariato pubblico-privato.

Nella gara pubblica di concessione, come si sa, il percorso amministrativo è interamente gestito dalla PA, che programma l’intervento, ne definisce i requisiti tecnico-funzionali ed economici e stabilisce i criteri di aggiudicazione, pubblicando un bando aperto alla concorrenza. 

Diversamente, il Partenariato Pubblico-Privato (PPP), uno strumento ormai consolidato per i Comuni italiani, è una modalità particolarmente efficace di cooperazione tra soggetti pubblici e operatori privati in quanto consente di integrare risorse finanziarie, competenze tecniche e capacità organizzative. Permette alle amministrazioni pubbliche, nella massima trasparenza, di innovare e realizzare infrastrutture tecnologiche e servizi di elevata qualità senza assumere integralmente i costi iniziali e ripartendo con il privato rischi e responsabilità di progettazione, realizzazione e gestione. Inoltre, il PPP agevola l’afflusso di capitali privati in iniziative di interesse strategico, liberando risorse pubbliche per altre finalità. In questo modo, si realizza un equilibrio funzionale tra l’interesse pubblico e l’iniziativa privata, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza complessiva e il valore sociale dei progetti.

Municipia è in prima linea su questo, affiancando proprio le amministrazioni locali in questo percorso di evoluzione digitale e di progetti che rispondano pienamente alle esigenze dei cittadini.

3. QUANTO È CRUCIALE LA GESTIONE DELLE ENTRATE PER GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DIGITALE DEI COMUNI?


È un fattore imprescindibile per garantire la sostenibilità economica dei progetti di trasformazione digitale dei Comuni. La disponibilità di risorse certe e stabili consente, infatti, di pianificare investimenti strutturali e coprire nel tempo sia i costi di avvio sia quelli di manutenzione dei sistemi digitali.

L’adozione di strumenti innovativi permette di migliorare la capacità operativa dell’amministrazione, oltre che di migliorare i servizi erogati a favore dei cittadini e delle imprese del territorio.

L’automazione e la digitalizzazione dei processi interni contribuiscono a contenere i costi operativi, liberando risorse che possono essere reinvestite in ulteriori servizi.

Una gestione efficace delle Entrate riduce la dipendenza da trasferimenti straordinari, garantisce stabilità oltre i cicli politici e assicura continuità e solidità ai percorsi di innovazione, rafforzando così la capacità del Comune di rispondere in modo duraturo alle esigenze della comunità.

4. QUALI SONO LE SFIDE PIÙ COMPLESSE NELLA SCALABILITÀ DEI PROGETTI DI AUGMENTED CITY SOPRATTUTTO PER COMUNI DI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI?


La scalabilità dei progetti di Augmented City nei Comuni di piccole e medie dimensioni incontra sfide significative legate sia a fattori economici che organizzativi.

Le risorse finanziarie limitate e la carenza di competenze interne specialistiche rendono complesso sostenere investimenti digitali continuativi. A ciò si aggiungono infrastrutture tecnologiche spesso insufficienti e una frammentazione amministrativa che rischiano di ostacolare l’integrazione tra uffici e servizi.

La difficoltà di garantire manutenzione e aggiornamenti nel tempo rischia di compromettere la sostenibilità dei progetti, così come l’elevata complessità nell’interoperabilità tra sistemi eterogenei.

La resistenza culturale al cambiamento e il mancato coinvolgimento dei cittadini, poi, possono ridurre l’efficacia delle soluzioni implementate. Inoltre, c’è da dire che ciò che risulta applicabile in contesti urbani di maggiori dimensioni non sempre è replicabile in realtà più piccole, sia per scala che per risorse disponibili. Infine, l’accesso limitato a finanziamenti e partenariati tecnologici rappresenta un ulteriore vincolo che ne rallenta lo sviluppo e la diffusione.

Per superare queste criticità, è possibile adottare un approccio collaborativo e sostenibile. L’aggregazione tra Enti locali consente di condividere piattaforme e costi, favorendo economie di scala.

Sono diversi i progetti che, come Municipia, abbiamo realizzato in tal senso. L’utilizzo di soluzioni digitali modulari e basate su modelli “as-a-service” riduce l’onere degli investimenti iniziali e garantisce flessibilità.

La standardizzazione dei sistemi e l’interoperabilità delle piattaforme evitano frammentazioni e semplificano l’integrazione. Parallelamente, occorre rafforzare le competenze interne tramite percorsi di formazione mirata e iniziative di capacity building.

Fondamentale è inoltre attivare PPP e cogliere le opportunità di finanziamento europeo, nazionale e regionale. Infine, il coinvolgimento dei cittadini nei processi di innovazione rafforza la fiducia e favorisce l’adozione delle nuove soluzioni, garantendo così la sostenibilità nel tempo dei progetti di Augmented City.

5. CHE RUOLO GIOCA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA MODERNIZZAZIONE DELLA GOVERNANCE URBANA E NELLA PERSONALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI? E IN CHE MODO I COMUNI DOVREBBERO PREPARARSI A INTEGRARLA IN MODO STRATEGICO?


L’Intelligenza Artificiale è un fattore strategico per la modernizzazione della governance urbana, in quanto consente di analizzare in tempo reale grandi volumi di dati, supportando processi decisionali più accurati e basati su evidenze.

Grazie alla capacità predittiva e adattiva, l’IA permette di ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche, ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, personalizzandoli in funzione delle esigenze dei cittadini così da rendere le città più inclusive e accessibili.

Per sfruttarne appieno il potenziale, i Comuni devono tuttavia dotarsi di infrastrutture digitali adeguate, promuovere la formazione del personale e rafforzare la cultura organizzativa verso l’innovazione. Ovviamente è fondamentale adottare linee guida etiche e trasparenti, così da garantire l’uso responsabile dell’AI e preservare la fiducia della collettività.

Solo un approccio strategico e integrato può trasformare l’Intelligenza Artificiale in un vero motore di sviluppo e innovazione a beneficio degli Enti, dei cittadini e dell’economia locale.

 

L’AI permette di ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche, ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, personalizzandoli in funzione delle esigenze dei cittadini così da rendere le città più inclusive e accessibili.

Mirco Gentilini Direttore Sviluppo Aree di Business di Municipia