Comunità Energetiche e AUC: vantaggi per aziende energivore

Introduzione

In un momento in cui il sistema energetico italiano è chiamato a evolversi rapidamente verso modelli più sostenibili, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’Autoconsumo Collettivo (AUC) stanno emergendo come strumenti strategici, soprattutto per le aziende a elevato consumo energetico. L’obiettivo è chiaro: ridurre i costi, aumentare l’efficienza e contribuire attivamente alla transizione ecologica.

La spinta verso queste soluzioni è sostenuta da una combinazione di esigenze economiche e ambientali, ma anche da una serie di incentivi pubblici. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), infatti, ha attivato meccanismi di supporto per favorire la diffusione di questi modelli, premiando chi decide di investire nella produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili.

La produzione da fonti rinnovabili permette a cittadini, imprese e territori di diventare prosumer, ovvero produttori e consumatori allo stesso tempo. Questo approccio partecipativo rafforza il legame tra energia e sviluppo locale, favorendo la nascita di comunità energetiche fondate sulla condivisione. 

 

Gli incentivi e il ruolo delle aziende energivore

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sostiene con decisione questa transizione, con l’obiettivo di raggiungere 5 GW di nuova potenza da rinnovabili entro il 2026. I numeri sono chiari: almeno 15.000 comunità attive, 2.000 MW installati e 2.500 GWh di produzione l’anno. Le regole operative che disciplinano l’accesso agli incentivi – definite dal Decreto CACER e dalla normativa TIAD – sono in vigore da dicembre 2023.

In questo contesto, le aziende energivore – ovvero quelle con consumi particolarmente elevati di energia – possono assumere un ruolo attivo e differenziato all’interno delle CER. Possono promuovere la costituzione della comunità, mettere a disposizione impianti fotovoltaici o aree su cui realizzarli, e persino gestire operativamente la comunità stessa tramite ESCo, soggetti specializzati nei servizi energetici.

 

La sinergia tra digitale ed energia condivisa 

Il successo delle comunità energetiche passa anche attraverso la digitalizzazione. Le soluzioni IT avanzate permettono di monitorare in tempo reale i flussi energetici, ottimizzare la distribuzione dell’energia grazie al machine learning, e garantire trasparenza nella ripartizione dei benefici tra i membri della comunità.

Le ESCo, in questo scenario, svolgono un ruolo chiave nel facilitare l’adozione delle tecnologie e nella gestione operativa degli impianti. La loro competenza tecnica e amministrativa consente alle imprese di partecipare al processo di transizione energetica senza dover affrontare da sole la complessità normativa e progettuale.

 

Settori industriali coinvolti e benefici concreti

Sono numerosi i settori industriali che possono trarre vantaggio dalla partecipazione alle CER. Le aziende del settore idrico, ad esempio, possono efficientare le operazioni di pompaggio; nella siderurgia e nella manifattura si può ridurre l’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia. Anche i trasporti beneficiano della possibilità di alimentare flotte elettriche con energia autoprodotta, mentre i data center possono ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture digitali. 

I vantaggi per le aziende energivore sono concreti e misurabili:

  • riduzione dei costi energetici grazie all’autoproduzione, 
  • accesso agli incentivi GSE, 
  • maggiore stabilità energetica attraverso sistemi di accumulo, 
  • allineamento agli obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più richiesti da stakeholder e regolatori.

 

Conclusioni

Le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’Autoconsumo Collettivo rappresentano oggi una risposta concreta alle esigenze di competitività, sostenibilità e resilienza delle aziende italiane, in particolare quelle ad alta intensità energetica. Grazie al supporto degli incentivi pubblici, all’integrazione delle tecnologie digitali e alla professionalità delle ESCo, è possibile costruire modelli di condivisione energetica che portano vantaggi economici e ambientali tangibili. È il momento di investire in questo cambiamento e assumere un ruolo da protagonisti nella transizione energetica del Paese.

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